giovedì 3 dicembre 2015

intanto penso a quante cose ho ancora da imparare

pallium è un termine latino che significa mantello, è il termine da cui derivano le cure palliative, che altro non sono che un mantello, appunto, una coperta, per le persone che soffrono.
mi piace pensare che noi siamo il pallium di S, la sua cura.

S è un ragazzo di 25 anni, somalo, è dovuto scappare dal suo paese, la Somalia, perchè lì si è venuta a creare una situazione insostenibile di interminabile guerra civile dove convivono tantissime fazioni e, per usare le parole del mio amico, se decidi di far parte di uno di questi gruppi, gli altri vengono a cercarti per ammazzarti. se decidi di non schierarti devi scappare, letteralmente, lasciando, come nel suo caso, una moglie incinta di una bimba che ancora non ha potuto abbracciare e un maschietto di 3 anni.

per arrivare dalla Somalia in Libia devi oltrepassare il deserto. anni fa, mi ha raccontato S, i primi somali che intraprendevano questo viaggio, morivano in tantissimi, ora ci hanno preso in qualche modo le misure e attualmente, sono molti di più quelli che riescono a raggiungere il paese nordafricano.

S affrontò la traversata di quel tratto di mar mediterraneo che separa le coste libiche da quelle italiane, la prima volta, su un gommone con a bordo circa 150 persone. ad un certo punto il gommone si ruppe e tanti suoi amici morirono.ritornato in Libia, riuscì ad imbarcarsi una seconda volta. per fortuna, in questo caso, i passeggeri furono "solo" 80 e S riuscì a raggiungere l'isola di Lampedusa e ad intraprendere la sua avventura italiana.

era il giugno di 3 anni fa e mentre vi scrivo penso che nello stesso periodo, il giugno del 2012, uscivo da un bruttissimo periodo di depressione; anche allora le persone che più mi furono vicine, penso principalmente a  Sabrina e alla mia carissima amica Mimma, mi cucirono addosso un mantello, un pallium, data la mia situazione di vulnerabilità.
in qualche modo devo aver conservato quella coperta per usarla, ora, con S.

S. non mi ha raccontato tutto, naturalmente, del suo terribile viaggio; so che è difficile e so che gli servirà tempo. di certo, in quello che ho avuto la fortuna di ascoltare del suo racconto, ho trovato, ricorrente, il tema della morte. mi piacerebbe parlare con lui in futuro di questo.

intanto penso a quante cose ho ancora da imparare.

1 commento:

  1. Cari Oscar e Sabrina, mi sa che voi siete i pallium di molte altre persone e forse non ve ne rendete conto. Grazie di esserci.

    RispondiElimina