venerdì 4 dicembre 2015

ed ora scusate ma vado a giocare a 1 2 3 stella

lunedì ho fatto pomeriggio, poi in tutta fretta ho raggiunto Sabrina e i miei piccoli in via bandini nella sede del CIAC, dove era stata organizzata la cena delle famiglie che accolgono.
al mio arrivo, sono stato, appunto, accolto come una star, ormai questa cosa del blog era sulla bocca di tutti e tutti mi facevano i complimenti. chi mi conosce bene lo sa che non sono uno che ama stare sotto i riflettori, ma Chiara, la vera anima del progetto, ha precisato che se non volevo questo, potevo scrivere un diario. come darle torto.

anche se erano presenti tutti gli stati maggiori dell'associazione, ed altri osservatori, i veri pezzi grossi della serata erano le famiglie ed i ragazzi accolti, per questo si respirava un' atmosfera amichevole e frizzante e credo che la parola più usata della serata sia stata "grazie". d'altra parte il senso di gratitudine e di felicità era presente, indistintamente, sulle facce di tutti i presenti ed è stato bellissimo guardarsi con tutti e stringersi la mano.

non mi scorderò certo l'espressione imbarazzata di una giovane donna ivoriana, quando, avvicinandomi a lei, le ho fatto i complimenti per aver preparato delle ottime banane fritte accompagnate da riso e da una salsa piccante semplicemente strepitosa. anche se prima o poi qualcuno me lo deve spiegare di che colore diventa il loro viso quando noi diventiamo rossi, stasera quando torna S. glielo devo chiedere.

così come non mi scorderò facilmente di quando, dopo aver spazzolato tutto il menù proveniente da tante parti del mondo, siamo stati invitati a metterci tutti in cerchio ed a parlare, ognuno della propria esperienza. Chiara faceva da moderatrice e dopo un breve attimo di imbarazzo, S.- un uomo iraniano che non smetteva più di sorridere -  e la persona che l'ha accolto -  un parmigiano dai lineamenti un pò severi, ma evidentemente dal grande cuore -  hanno rotto il ghiaccio. d'altra parte a chi poteva andare la parola per primi se non a loro che sono quelli più "vecchi" di tutto il progetto?

poi via via hanno preso la parola una famiglia che ha accolto un ragazzo della Somalia che ora è in Danimarca a lavorare per un ristorante somalo, che ha raccontato che finchè sono stati insieme, un mese e mezzo, hanno riso tanto.

non ci siamo fatti mancare nemmeno il matrimonio tra una ragazza, che al momento è accolta da altre due ragazze ed il suo sposo, che era presente per l'occasione.

poi c'era una mamma con le sue figlie e la loro giovane donna accolta.

e poi il professore, che è arrivato alla quinta esperienza di accoglienza e che ospita un ragazzo somalo che quella sera era a scuola di italiano.

poi ha  parlato Sabrina che ha sottolineato che, essendo così presa in casa dal suo ruolo di madre, a volte finisce per trattare come un figlio anche S. .

 e poi Mimma, che inizierà la sua avventura tra pochi giorni aprendo la sua casa ad un ospite proveniente dal Ciad.

a fare da sfondo c'erano bambini vari, tra i quali i nostri figli ed il bellissimo bimbo di Paolo, Riccardino.

ed ora scusate ma vado a giocare a 1 2 3 stella (e S. sta ridendo come un matto).

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